lunedì 3 ottobre 2011

Moda...

...un termine cha deriva dal latino "modus",e indica uno o più comportamenti collettivi mutevoli...ma è spesso correlato al modo di "abbigliarsi".Detta anche storicamente "costume"nasce dalla necessità di "coprirsi" e assunse poi anche funzioni sociali atte a distinguere le varie classi.
Fino all'invenzione dei primi giornali la moda ebbe una diffusione lenta.
Con le conquiste dell'Impero Romano si introdussero le "braghe",le maniche,la pelliccia.
L'esplorazione dell'Oriente sui percorsi della "Via della Seta" ,servi a far conoscere motivi insoliti che furono utilizzati per la realizzazione di tessuti in seta.

Dopo la fine della 1a Guerra Mondiale lo scenario Europeo subi un profondo mutamento:moda non voleva più dire Parigi ...furono le mode Americane ad invadere ogni settore.
Negli anni '20 si affermò lo stile bebè;la moda propose un stile pratico,semplice,elegante e di costo contenuto.Antesignana di questo modo di vestire fu Gabrielle Coco Chanel che lanciò l'abito in jersey costo,imponendo questo tessuto povero anche per il tailleur,una delle sue creazioni caratteristiche.

All'inizio degli anni '30 una crisi mondiale violentissima spazzò l'economia e furono conseguentemente introdotti filati di minor pregio come le fibre sintetiche(rayon e nylon)
Si arriva poi cosi alla 2a Guerra Mondiale quando la moda si semplificò ulteriormente per la mancanza di tessuti.Alcuni creatori di moda utilizarono cosi materiali poveri per creare capolavori.
In Italia ad esempio si crearono scarpe con suole di sughero o di capretto italico.Antesignano di questo genere fu Salvatore Ferragamo.

Con la fine della guerra riparte l'Haute Couture da Parigi con il vero iniziatore della moda post-bellica Christian Dior,amante del bianco e nero,deglia biti casti per il giorno ma scollature profonde per la sera.Obbligatori guanti,scarpe con il tacco e cappelli.

Con gli anni '50 cinema e televisione proposero modi di vestire nuovi..i teen agers per la prima volta si distinguevano dagli adulti per l'uso di blue-jeans,t-shirt e giacche di pelle.
Nel 1952,se Parigi continuava a dettare legge,a Firenze stava nascendo l'industria della moda.Palazzo Pitti fu protagonista assoluto perchè ospitò le prime sfilate e manifestazioni.

Gli anni '60 irrequieti e provocatori diedero vita a creazioni come eskimo,jeans sdruciti,maglioni sformati ,scarpe da tennis,pantaloni stretti,giacche chiuse da alamari,stivaletti alla caviglia e abiti metallici.Questo nuovo modo di "abbigliarsi"continuò anche negli anni '70 con l'introduzione della borsa a tracolla in cuoio naturale.
In Italia il primo a captare questo tipo di moda fu Elio Fiorucci ma il couturier più importante fu YSL.

Con gli anni '80 a causa della globalizzazione non bastò più essere un buon artigiano,nacquero le strategie di marketing grazie alle qualiderivò il successo del Made in Italy.
Divennero cosi famosi:D&G,Ferrè,Missoni,Armani,Versace e Krizia.

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